Pacciamatura bianca e nera: antierbacce, riflettente e forzante

La pacciamatura bianca e nera è principalmente usata per ottenere un effetto raffrescante. La parte bianca del telo va rivolta verso l’alto per riflettere il calore, mentre la parte nera va posta verso il terreno, in modo da eliminare il passaggio della luce e la conseguente crescita delle erbe infestanti.

La riduzione di temperatura sotto il telo bianco e nero rispetto al suolo non pacciamato è di oltre 1 °C a 2,5 cm di profondità e di 0,4°C a 10 cm di profondità.

Un altro effetto importante della pacciamatura bianca e nera è la riflessione della luce: la quantità di luce sopra il telo bianco può arrivare a essere tre volte superiore rispetto alla luce presente sopra il suolo non pacciamato. Questa maggiore quantità di luce permette un migliore rendimento dell’attività fotosintetica della pianta, soprattutto nel caso di coltivazioni estese in altezza.

Nelle zone a clima fresco la stagione vegetativa è corta: il telo bianco e nero può accrescere le rese produttive poiché aumenta la quantità di luce disponibile per la crescita delle piante.

Nelle aree a clima caldo la pacciamatura bianca e nera può ridurre il collasso termico e lo stress da trapianto durante l’estate, poiché lo strato bianco riflette la luce e mantiene il suolo più fresco.

Il lato bianco di questa pacciamatura allontana alcuni insetti, soprattutto afidi, e riduce l’incidenza di muffe.

Altri vantaggi di questo tipo di pacciamatura sono analoghi a quelli della pacciamatura nera tradizionale: riduzione delle perdite di umidità del suolo, riduzione del dilavamento degli elementi nutritivi in caso di precipitazioni elevate, protezione dei frutti e delle verdure dal contatto con il terreno.

Molte colture traggono beneficio da questo tipo di telo; in particolare le insalate estive, i cavolfiori e i cavoli broccoli, oltre ai piccoli frutti come le fragole.